Arriva in Toscana, grazie a Symcro, la tecnica chirurgica mini invasiva di intervento sul Tunnel Carpale in endoscopia che consente il recupero funzionale in poche ore e con solo una quasi invisibile cicatrice sul polso.
Il Centro Ricerche Arto Superiore Symcro coordinato dal Dottor Giuseppe Checcucci, grazie al lavoro in team con la dottoressa Marina Faccio, ha introdotto in Toscana una nuova tecnica di intervento in chirurgia della mano che consente, mediante il ricorso ad un endoscopio con telecamera, di intervenire in maniera risolutiva e mini invasiva sulla mano del paziente per il diffuso problema della Sindrome del Tunnel Carpale. L’intervento dura circa 15 minuti, lascia come postumi solo una impercettibile cicatrice sul polso e consente il recupero della piena funzionalità della mano in poche ore.
Si tratta di un grosso passo avanti rispetto alla tradizionale tecnica chirurgica che, oltre a prevedere tempi di recupero molto più lunghi, necessitava di un taglio sulla mano di cinque centimetri ed una ingessatura della stessa.
Per approfondire meglio la tecnica mini invasiva di intervento in endoscopia per il tunnel carpale, pubblichiamo di seguito l’intervista che il dottor Giuseppe Checcucci, coordinatore di Symcro – Centro Ricerche Arto Superiore, ha rilasciato al quotidiano La Nazione in occasione dei primi interventi in Toscana.
Villa Donatello, chirurgia hi-tech Tunnel carpale senza cicatrici
Con gli interventi in endoscopia ridotti i tempi di recupero e i rischi
Un intervento della durata di pochi minuti, una cicatrice quasi invisibile, tempi di recupero di poche ore: Villa Donatello, attenta alle nuove tecnologie che consentono un recupero più rapido per il paziente, propone con l’equipe del Team Mano sotto la direzione del dottor Giuseppe Checcucci una nuova tecnica endoscopica per la chirurgia del tunnel carpale.
Dottore, cosa è la sindrome del tunnel carpale?
Si tratta di una compressione di un nervo della mano che provoca innanzitutto un fastidioso formicolio che, se non curato per tempo, può trasformarsi in dolore a volte insopportabile e poi anche in paralisi.
Quale è l’incidenza di questo problema?
Il 4% della popolazione ne soffre, per lo più donne. Colpisce spesso chi fa lavori manuali ripetitivi, come parrucchieri, operai, chi usa frequentemente il ferro da stiro o computer o mouse.
C’è anche un fattore metabolico e ormonale, dunque interessa donne vicine alla menopausa oppure in gravidanza.
Quando si arriva alla chirurgia?
Quando i trattamenti conservativi, dunque farmacologici antinfiammatori e con tutori, non bastano pù. Mai sottovalutare questa sindrome: se si interviene troppo tardi, si rischia di non poter riportare la funzionalità al 100%. Dopo un certo livello di sofferenza, non è possibile riportare i nervi al recupero totale. Quando si capisce che è necessario l’intervento, meglio procedere quanto prima.
In cosa consiste la tradizionale chirurgia?
Con un’incisione nel palmo della mano di 4-5 centimetri, si aprono pelle, sottocute e muscoli fino ad arrivare al legamento traverso del capo, che viene inciso liberando il nervo mediano. Viene poi messa una stecca. L’intervento dura circa mezz’ora. Per almeno i primi 15 giorni non si può guidare, ma è difficile anche mangiare da soli e bisogna assentarsi da lavoro.
Con la tecnica endoscopica cosa cambia?
L’incisione avviene sul polso, quindi meno fastidiosa per il paziente nella fase di recupero, ed è di circa mezzo centimetro. L’endoscopio dotato di telecamera permette di vedere e aprire il legamento traverso dall’interno, senza bisogno di aprire pelle, muscoli, tessuti. L’intervento dura circa 15 minuti, non c’è bisogno di sutura, ma di una fasciatura stretta per evitare la formazione di ematomi. C’è una riduzione di rischio infezioni a vantaggio di tutti, soprattuto persone per esempio col diabete. Si esce dalla sala operatoria muovendo già dita e polso, potendo già mangiare da soli e il giorno dopo guidare, andare a lavorare, usare computer e mouse. Bisogna ovviamente fare un po’ di attenzione a non fare sforzi eccessivi o portare grossi pesi nei giorni immediatamente successivi, ma solo per evitare ematomi.
Con cosa viene effettuato questo tipo di intervento?
Con la colonna endoscopica e un macchinario specifico per questa chirurgia particolare. A Firenze lo abbiamo introdotto a Villa Donatello, il collaborazione con Symcro, gruppo di studio che lavora a livello nazionale sulle patologie della mano: siamo il primo centro di chirurgia della mano della Toscana ad effettuare questa metodica chirurgica mini-invasiva, grazie al lavoro in team con la dottoressa Marina Faccio.
Manuela Plastina
da La Nazione, Cronaca di Firenze, 25 ottobre 2018