La frattura del metacarpo e la frattura della falange sono tra le fratture più comuni dell’Arto Superiore. I soggetti più a rischio di frattura sono i maschi tra i 10 ed i 40 anni, ovvero tutti coloro i quali si trovano in una maggiore esposizione atletica e lavorativa. Se monitorate con cura e trattate in maniera idonea, sia da un punto di vista conservativo che chiurgico, è possibile ottenere una piena guarigione.
La frattura del metacarpo, così come la frattura della falange, è tra le più comuni dell Arto Superiore. Queste fratture rappresentano il 10% di tutte le quelle che possono colpire il sistema scheletrico umano. Secondo uno studio dell’americano Hove, in 1000 casi di fratture di polso, metacarpali e falangee, ben l’82% del totale erano proprio le fratture metacarpali e le fratture falangee. Nonostante ad oggi queste fratture siano così frequenti, talvolta esse possono costituire problemi non di poco conto o non guarire come dovrebbero. Ciò è dovuto prevalentemente dal fatto che, molto spesso, queste fratture vengono ritenute insignificanti o trascurate.
Quali sono i soggetti più a rischio di subire una frattura del metacarpo o della falange?
Tra i soggetti più a rischio di frattura del metacarpo o falangea vi sono i maschi in una età compresa tra i 10 ed i 40 anni, ovvero il periodo in cui l’esposizione atletica e lavorativa è maggiore. Le dita della mano maggiormente coinvolte sono quelle esterne, quindi pollice e mignolo
La differenza tra fratture metacarpali e fratture falangee
Le fratture metacarpali sono piccole rotture che hanno luogo nelle ossa metacarpali dello scheletro della mano. Le fratture falangee hanno invece luogo al livello delle falangi, scheletro delle dita della mano.
Sintomi della frattura metacarpale e delle falange.
I sintomi che portano ad identificare questo tipo di fratture possono essere un dolore immediato dopo il trauma, la difficoltà a muovere il dito o a muovere la mano, la possibile deformazione dell’osso o dell’articolazione.
Dato che sia ossa metacarpali che falangi sono ossa lunghe, la frattura può avere luogo a livello della testa, del collo e del corpo o della base dell’osso. In particolare, le fratture al livello del collo metacarpale sono anche famose con il nome di fratture del pugile, appellativo fuorviante dato che è raro incontrare questo tipo di traumi in pugili professionisti. Sono fratture molto più comuni nelle persone che urtano oggetti solidi come può essere un muro o nelle cadute di motorino o bicicletta.
Trattamento chirurgico e trattamento non-chirurgico (conservativa) delle fratture del metacarpo e della falange
Fino alla metà del ventesimo secolo, le fratture metacarpali e falangee venivano gestite unicamente in maniera non-chirurgica. Anche oggi gran parte di esse possono essere trattate in maniera conservativa, riuscendo ad ottenere ottimi risultati. Alcune fratture richiedono invece l’intervento chirurgico, per allineare i monconi ossei ed una fissazione interna per stabilizzare la frattura attraverso fili di acciaio, viti e placche.
Indipendentemente dal trattamento scelto, che può variare non solo in base al tipo di frattura, ma anche in base all’età, all’attività lavorativa e sportiva, l’obiettivo rimane un pieno e rapido recupero delle funzioni della mano.
Negli ultimi tre decenni le tecniche chirurgiche per le fratture della mano hanno guadagnato sempre maggiore popolarità grazie a:
- miglioramento dei materiali e degli strumentari;
- una miglior conoscenza dei principi biochimici della fissazione interna;
- richieste funzionali maggiori;
- l’avvento delle immagini radiografiche e altre particolari tipi di tomografie che ha permesso un’analisi multiplanare di tutte le fratture;
- il perfezionamento dell’anestesia. Molte fratture infatti, soprattutto quelle falangee, possono essere gestite attraverso anestesia locale che provoca il blocco funzionale localizzato dei nervi periferici, attentamente monitorato.
- l’importanza sempre maggiore dei fisioterapisti, che hanno giocato un ruolo fondamentale nella gestione sia chirurgica che non delle fratture della mano.
Le fratture metacarpali e falangee sono pertanto traumi che possono recuperare completamente se monitorate attentamente e trattate in maniera idonea sia da un punto di vista conservativo (gesso e fisioterapia) che chirurgico.
Alcune immagini diagnostiche relative alla frattura della falange e del metacarpo